La gestione della logistica in un’azienda è un fattore determinante per qualificarsi come realtà strutturata; se da una parte l’organizzazione “umana” garantisce risultati più user-oriented, dall’altra l’automatizzazione dei processi si rivela sempre più necessaria. Soluzioni e progetti sono quindi in esame ogni anno.
Garantire dei flussi logistici di qualità non significa solo organizzare le uscite e lavorare sui resi. Parliamo certamente di qualità di trasporto, di ottimizzazione degli itinerari e dei costi; una componente fondamentale però, oggi, è l’automazione della logistica, che garantisce una razionalizzazione del sistema totale e risultati più efficienti a breve e lungo termine. Il tutto per rientrare nei nuovi canoni della circular economy in maniera pronta e adeguata.
Ottimizzare la logistica richiede più operazioni
Che si parli di logistica in entrata o logistica in uscita, il processo di ottimizzazione, inteso come approccio strategico nei confronti dei diversi processi coinvolti, richiede l’assunzione di più punti di vista e miglioramenti in itinere.
Rivedere sia i canali di comunicazione che quelli gestionali è un passo fondamentale; l’evoluzione dei processi aziendali verso il digitale ha richiesto e richiede uno sforzo da parte delle aziende e dei servizi di logistica non indifferente. Se prima infatti un orientamento più diretto, personale, era prassi comune, oggi l’affidarsi a gestionali e sistemi software è (finalmente) la tendenza più seguita. Questo implica la rottura di un guscio individualistico che caratterizzava i diversi canali coinvolti nella supply chain, velocizzando tutto il processo e convertendosi, di conseguenza, in risultati che tendono sempre di più alla crescita.
Guardando la situazione da un punto di vista che pende verso l’economia circolare, il processo nell’insieme potrebbe avere risultati non indifferenti, sia dal punto di vista del risparmio che delle prestazioni. Non solo: l’adozione di specifiche practice aziendali che spingono verso questa soluzione hanno registrato riscontri positivi nella maggioranza dei consumatori; questo amplifica, in termini di awareness, la presenza sul mercato delle realtà aziendali che si sono buttate in questo gioco.
Un esempio reale
Abbiamo chiesto a Loris Fioresi, Logistic Manager di MBK Fincom e ProduceShop, di raccontarci alcuni esempi d’implementazione IT nella gestione Logistica di ProduceShop:
“Una decisione cruciale è stata quella di puntare sul nostro impianto IT e Sviluppo; nonostante infatti si parli di un team ristretto, ci avvaliamo solo di tecnici e specialisti altamente qualificati. La corporate policy di selezionare talenti non solo in base alla preparazione, ma al ventaglio di skill trasversali che presentano, ci ha permesso nel tempo di organizzare una squadra IT estremamente performante, anche se ridotta. Ecco quindi che la creazione di tutta la nostra suite di software completamente in-house e tailor made su ProduceShop ci ha permesso di allargare le operazioni e il campo d’azione anche sulla gestione delle logistiche; implementiamo tutta la filiera con programmi homemade e specificatamente pensati per i volumi che creiamo e gestiamo, riuscendo anche nel pairing con servizi logistici terzi.
Si tratta di un lavoro che richiede estrema attenzione, ma l’esserci affidati a logistiche terze non ha inficiato il nostro intervento, anzi; abbiamo decentrato non solo il processo, ma anche alcuni collaboratori specializzati e professionisti sia per la gestione delle lavorazioni logistiche, sia per il monitoraggio. La questione controllo qualità è infatti centrale per noi: standard di lavorazione ordini, acquisizione merce, affidamento, imballaggi, tutto viene scrupolosamente messo al vaglio. Proprio in relazione al packaging, ci affidiamo a controlli meticolosi di ogni collo in uscita, che sia collato, filmato alla perfezione e disposto in maniera adeguata alla consegna. Effettuiamo inoltre controlli a campione mirati sulla merce in uscita, per evitare che escano merci fallate o inadeguate.”
Soluzioni di trasporto
Altra direttrice su cui muoversi è l’ottimizzazione del processo di trasporto, specialmente in uscita.
In questo caso, le misure necessarie da adottare sono di stampo organizzativo e gestionale, con una forte componente in termini di controllo.
Per compitare una lista non esaustiva di alcune operazioni logiche, potremmo citare:
- scelta adeguata del mezzo di trasporto: questo implica sia la qualità del mezzo (in termini di capienza ed efficienza), sia il numero di mezzi impiegati; le due variabili sono comunque connesse: maggior efficienza implica un numero minore di mezzi impiegati;
- miglioramento degli itinerari di trasporto: la parte in cui il processo di razionalizzazione dovrebbe essere più significativo. Calcolare gli itinerari di trasporto e aggiornarli costantemente sottintende un incremento dei risultati in termini di uscita, e un conseguente rientro in costi e autorità;
- adeguare il flusso di merci: in questo fattore rientra il buon senso del gestore. Sovraccaricare il vettore in consegna, per quanto possa sembrare una soluzione logica e funzionale, genera più problemi di quanti ne possa risolvere. Adeguare il flusso in base alle possibilità e all’itinerario razionalizzato risulta oggi essere la soluzione migliore; specie se si desidera evitare criticità derivanti da una sbagliata consegna;
- costi di trasporto: il calcolo e il riordino dei costi di trasporto non è mai avulso dalla completezza del funnel d’acquisto. Se tante aziende oggi scelgono di far ricadere i costi relativi alla logistica sul cliente finale, realtà più organizzate, come ProduceShop, riescono a segmentare il processo in maniera tanto funzionale da ridurre eventuali gap senza che influiscano sul prezzo finale del prodotto specifico. Un risultato che, nel corso degli anni, si è rivelato una strategia vincente a livello di marketing e immagine aziendale;
- riassumere le precedenti manovre per minimizzare i consumi: forse il carattere più in linea con il modello circolare. Attuando tutte le misure precedentemente esposte si arriva a una minimizzazione dei consumi e, di conseguenza, delle emissioni. Quando si sceglie di perseguire una vision che verte sul green e sulla sostenibilità, questo genere d’impegno risulta essere non solo utile, quanto cruciale; sia da un punto di vista della responsabilità che di adeguamento a un modello via via più globale.
Verso un sistema logistico totale
Per la maggior parte delle aziende quindi l’obiettivo è dirigersi verso un sistema logistico totale. Ma cosa significa?
Se prima le diverse fasi di produzione, stoccaggio, gestione e trasporto erano realtà separate, che richiedevano enormi sacrifici dal punto di vista della comprensione reciproca e della comunicazione, oggi si creano ecosistemi complessi ma interdipendenti. Comunicazione fluida e linking aziendale costante, condivisione di piattaforme e risultati gestiti in team; le caratteristiche di questo tipo di logistica sono sempre più in linea con i trend di sviluppo globalmente condivisi, in modo da adeguarsi a un modello standard sempre più evoluto e funzionale.
Applicare poi queste caratteristiche alla presenza di un reparto sviluppo all’avanguardia crea una sinergia lavorativa dai risvolti estremamente proficui; l’applicazione di soluzioni IT specificatamente progettate, gestite e applicate in-house, anche in caso di gestione logistica terzi, rende tutto il processo di automazione e ottimizzazione decisamente più rapido ed efficace.
Gestione razionalizzata della logistica di un eCommerce
Sempre Loris ci parla di razionalizzazione della filiera logistica, e di eventuali progetti futuri di ProduceShop ed MBK Fincom volti al miglioramento:
“Al momento abbiamo una decina di logistiche attive e i nostri prodotti sono dislocati già per tipologia in tutte, ma una automazione che verifica i prodotti acquistati insieme è comunque utile per gli ordini. Applicare un’automazione hardware all’avanguardia alla logistica, insieme ai nostri sistemi interni di gestione, si è rivelata la mossa vincente per poter collaborare attivamente e proattivamente con le logistiche che abbiamo scelto. I processi e gli algoritmi necessari possono sembrare complessi, sopratutto dal momento che stiamo implementando l’uso di Intelligenza Artificiale, ma si tratta in realtà di soluzioni molto smart.
Per farvi capire: se vengono acquistati spesso ombrelloni da spiaggia insieme ai lettini da mare, apparirà sul terminale che questi articoli sono spesso ordinati insieme; nel momento in cui viene fatto l’ordine al fornitore, indicato il prodotto, il sistema suggerirà la logistica di consegna in base allo storico delle vendite per evitare di duplicare ordini e fare più spedizioni. Anche se alcuni abbinamenti sono intuibili e i prodotti sono già divisi intelligentemente nelle logistiche, e la maggior parte dei nostri scontrini sono mono-prodotto, sarà comunque utile avere questo sistema per verificare gli abbinamenti “meno comuni” sulla percentuale di ordini con scontrini multi-prodotto ed evitare errori di consegna dei container.
Progetti futuri?
Certamente – prosegue Loris – non mancano le idee; alcune già in fase di sviluppo, peraltro.
Innanzitutto, un sistema per la lavorazione dei resi: in pratica sarà una interfaccia con cui le logistiche potranno accedere con le proprie credenziali e compilare e comunicarci i resi, che si interfaccerà con i loro gestionali interni; un sistema di segnalazione difetti da parte dei clienti sarà ottimizzato per verificare i prodotti più spesso difettati o più coinvolti in problemi di trasporto, in modo da agire miratamente sugli imballi specifici o eliminare prodotti che rimangono coinvolti troppo in rotture e problemi.
Abbinato ovviamente a vari alert che ci avvisano quando un prodotto viene rotto troppo spesso, o rifiutato per danno troppo spesso. Tutto questo in collaborazione ovviamente con il customer care; creare sinergia con un reparto che non si occupa di logistica può portare a una risoluzione dei problemi più rapida e funzionale; si evitano intervalli di comunicazione tra i vari team, e si risolvono le criticità più velocemente, magari anticipandole.”
In conclusione
La gestione della logistica è un lavoro, la razionalizzazione e l’ottimizzazione sono un’impresa. Saper condurre questo genere di adeguamento all’interno della propria azienda richiede indubbiamente esperienza e capacità gestionali non indifferenti.
Gli investimenti che riguardano quindi la scelta dei vettori più performanti, ma anche dei collaboratori più in linea con i propri obiettivi, sono sicuramente fatti nell’ottica di un rientro costi. Piuttosto che puntare al risparmio, noi come azienda abbiamo preferito ad esempio calcolare oculatamente i rientri futuri senza tagliare sulla qualità dei servizi offerti.
Fonti:
- PR aziendali
- Dipartimento sviluppo ProduceShop
- Dipartimento logistica ProduceShop (https://mbkfincom.com/)
- Logisticamente: Informazione Logistica
- Wall Street Journal
- Stocklogistic
- Inbound Logistics
- Les Echos
- AILOG
- Sole 24Ore